10 Giorni in Georgia,
Backpacking tra città e natura
10/01/2025 | Blog
La Georgia, incastonata tra Europa e Asia, è una perla nascosta del Caucaso che sa incantare con il suo mix di paesaggi mozzafiato, città affascinanti e una cultura millenaria tutta da scoprire. In questo articolo, ti porto con me in un’avventura di 10 giorni zaino in spalla, da Kutaisi a Tbilisi, attraverso le montagne del Kazbegi, fino al lungomare di Batumi.
Essendo partito a dicembre, il mio viaggio è stato segnato dal fascino dell’inverno: alcune strade e località erano inaccessibili a causa della neve, ma questo non ha tolto nulla all’avventura. Dalla vivace vita cittadina ai panorami incontaminati, ogni giorno ha portato nuove scoperte e momenti indimenticabili.
Se stai pianificando un viaggio in Georgia o sei semplicemente curioso di conoscere meglio questo paese ancora poco battuto dal turismo di massa, ti racconterò un itinerario completo che unisce città e natura, perfetto per chi cerca un mix di tradizione, avventura e autenticità, pur non avendo troppo tempo a disposizione.
📌 Vista dal Friendship Monument – Gudauri, Georgia
L’itinerario in breve
📌 Mappa della Georgia
Se hai 10 giorni, uno zaino in spalla e voglia di esplorare, la Georgia è il paese perfetto: natura spettacolare, città piene di storia, gente accogliente e un costo della vita che fa bene al portafoglio. Per darvi un’idea, tutto il mio viaggio (alloggi, cibo, trasporti, tour…) è costato circa 300-350€, e con un po’ di attenzione si può spendere ancora meno!
Qui non c’è bisogno di programmi troppo rigidi: lasciati ispirare da città affascinanti, montagne epiche e quel pizzico di disorganizzazione che rende tutto più avventuroso!
Ecco un piccolo riassunto di ho trascorso le mie giornate:
- Giorno 1: Arrivo a Kutaisi, prima passeggiata in centro e visita alla cattedrale di Bagrati (spoiler: bellissima vista!), un salto al green bazar e cena in un ristorantino locale.
- Giorno 2: Tour guidato verso Okatse Canyon, le grotte di Prometheus e Martvili Canyon. Natura a tutto spiano e foto da urlo! Serata tranquilla in città e un po’ di chilling in ostello.
- Giorno 3: Mattinata libera facendo un giro a Kutaisi, poi un treno (lento, ma molto divertente!) verso Tbilisi. Check-in all’ostello, passeggiata notturna e cena nella capitale.
- Giorno 4: Escursione epica verso le montagne di Kazbegi (quasi al confine con la Russia), passando per Zhinvali, Ananuri e Gudauri. Preparati a rimanere senza fiato (e anche a rientrare tardi per via del traffico assurdo).
- Giorno 5: Relax e scoperta di Tbilisi: cattedrali, vicoli del centro storico e serata in compagnia tra i locali di Tbilisi.
- Giorno 6: Ancora Tbilisi: giardino botanico, esplorazioni urbane e una pausa per digerire tutte le cose belle viste finora.
- Giorno 7: Treno al mattino presto per Batumi. Passeggiata sul lungomare, pranzo al volo e giro per la città (spoiler: non mi ha convinto troppo, ma vale una visita).
- Giorno 8: Ancora un po’ di Batumi al mattino, poi bus per tornare a Kutaisi. Cena e serata rilassante.
- Giorno 9: Ultime ore a Kutaisi, magari un’altra passeggiata al mercato, poi direzione aeroporto e volo di ritorno.
Avendo intrapreso questo viaggio in inverno, alcune regioni più difficili da raggiungere, come Mestia e Ushguli, sono rimaste fuori dal mio programma. Se visiti la Georgia in un’altra stagione, puoi facilmente aggiungerle per rendere il viaggio ancora più epico! Inoltre, l’itinerario è super flessibile: se arrivi in aereo a Tbilisi, puoi invertire l’ordine delle tappe e spostarti agilmente con bus o marshutka per raggiungere anche le cittadine più lontane. Io ho scelto di prendere più treni possibile, sia per risparmiare che per evitare alcune strade in inverno (tra neve, mucche lungo la strada e la guida creativa dei georgiani… un’esperienza unica!). Ma qualunque mezzo tu scelga, ricorda: in Georgia l’avventura è davvero dietro ogni angolo!
Giorno per giorno: il racconto del viaggio
📌 Chiesa della Trinità di Gergeti – vista sulle montagne attorno Stepatsminda
Giorno 1 – Arrivo a Kutaisi:
Il mio viaggio in Georgia è iniziato con un volo diretto di circa 4 ore, da Roma a Kutaisi, atterrato lì alle 14:40 circa. Una volta arrivati, per raggiungere la città si può optare per un bus pubblico, che è un’opzione molto comoda ed economica (parte ogni due ore dall’aeroporto e costa 5 GEL – qui si possono trovare tutti gli orari e le informazioni), o, per accelerare i tempi, prenotare un Bolt, un servizio di taxi che in Georgia è super economico (dall’aeroporto alla città si impiegano poco più di 30 minuti e il costo è di circa 25 GEL ≈ €8).
Una volta arrivato in città, mi sono diretto al mio alloggio, il Black Tomato Hostel (scopri di più). Questo ostello si è rivelato una scelta perfetta: accogliente, economico (circa 6€ a notte) e con un personale simpaticissimo. Ho anche avuto modo di conoscere alcuni volontari che lavoravano lì, con cui ho poi condiviso altri momenti del viaggio.
Dopo il check-in, ho deciso di esplorare subito Kutaisi, partendo dalla Cattedrale di Bagrati. Questa maestosa chiesa, situata su una collina, è un simbolo della città e offre una vista panoramica spettacolare su Kutaisi e i dintorni. Costruita nell’XI secolo, la cattedrale è stata per anni uno dei siti UNESCO in Georgia ed è un luogo perfetto per immergersi nella storia e nell’architettura del paese.
📌 Cattedrale di Bagrati – Kutaisi, Georgia
Da lì, sono passato al Green Bazaar, il cuore pulsante della vita locale. Questo mercato, vivace e colorato, è un vero spettacolo per i sensi: banchi pieni di spezie, frutta secca, verdure freschissime e prodotti tipici della cucina georgiana. Passeggiare tra i banchi del bazar è un’esperienza autentica che permette di scoprire la quotidianità di Kutaisi e assaporare prodotti locali.
Conclusa la visita al mercato, ho continuato a camminare per le strade di Kutaisi, godendomi l’atmosfera tranquilla della città. Per cena, mi sono fermato al Gala Restaurant, un ristorante tipico dove ho gustato alcune delle prelibatezze georgiane, come i khinkali (ravioli ripieni di carne o formaggio) e il khachapuri (il famoso pane al formaggio).
📸 Khachapuri – Gala Restaurant, Kutaisi
La giornata si è conclusa con una passeggiata notturna lungo il fiume Rioni, attraversando alcuni dei ponti principali che collegano le due parti della città. La tranquillità del fiume e le luci soffuse hanno creato un’atmosfera perfetta per rilassarsi dopo il primo giorno di viaggio.
Giorno 2 – Grotte di Prometeo, Okatse Canyon e Martvili:
Il secondo giorno è stato una full immersion nella natura, grazie a un tour guidato organizzato dai ragazzi di Budget Georgia. La nostra guida si chiamava Saba e ci ha accompagnato per tutto il giorno con un sacco di storie interessanti e battute.
L’appuntamento era in centro, davanti all’ufficio del tour operator (se ti interessa, ti lascio qui il link per prenotare). Dopo esserci ritrovati con il gruppo, siamo partiti per la prima tappa della giornata: la Grotta di Prometeo. Questa meraviglia sotterranea si estende per 1,4 km e, con una temperatura costante di 14°C, è perfetta in qualsiasi stagione. Le luci colorate e le canzoni che partono in alcuni tratti rendono l’esperienza quasi magica.
Dopo aver esplorato la grotta, ci siamo diretti verso l’Okatse Canyon, dove la vista lascia davvero senza fiato. La passeggiata lungo la passerella sospesa, che costeggia parte del Canyon, è di circa 2 km e per arrivare lì puoi scegliere se fare una camminata di circa 20 minuti o farti accompagnare in auto direttamente dalla guida.
A metà giornata, prima di proseguire verso la prossima tappa, ci siamo fermati per il pranzo in un ristorante locale. I piatti erano semplici ma buonissimi: un mix di cucina georgiana autentica che ti carica per il resto del tour.
L’ultima tappa è stata il Canyon Martvili, un posto che sembra uscito da un film. Qui ci siamo avventurati in una sorta di barca-canoa-rafting (non so bene come descriverla, ma fidati, è divertentissima!), navigando tra alte pareti rocciose e cascate da cartolina. È stata l’attività più rilassante della giornata, perfetta per chiudere il tour in bellezza.
Siamo tornati a Kutaisi verso le 18:00. Dopo una giornata così intensa, ho passato la serata in ostello a rilassarmi e a chiacchierare con gli altri viaggiatori, per poi fare una breve passeggiata serale in centro.
Esistono diversi tour per visitare queste zone, ma con Budget Georgia mi sono trovato benissimo, anche grazie alla simpatia di Saba, la nostra guida. È un’esperienza super consigliata per chi ama la natura e vuole scoprire posti unici senza stressarsi troppo con gli spostamenti.
Giorno 3 – Viaggio in treno verso Tbilisi:
La mattina del terzo giorno è iniziata con un giro tranquillo per il centro di Kutaisi, esplorando senza una meta precisa per godermi l’atmosfera rilassata della città. Verso mezzogiorno, con un Bolt, ho raggiunto la stazione ferroviaria di Rioni, situata a circa 10/15 minuti di macchina dal centro. Questa è la stazione principale per chi parte da Kutaisi ed è piccola ma funzionale.
Per soli 9 GEL (circa 3€), avevo prenotato in anticipo un posto sul treno diretto a Tbilisi, con partenza poco prima delle 13:00 e arrivo previsto alle 17:35. Per le prenotazioni, ho utilizzato sempre il sito Tkt.ge, facile da usare e perfetto per organizzare gli spostamenti in treno in Georgia.
Salire sul treno è stata un’avventura in pieno stile georgiano! La stazione di Rioni era piuttosto vuota e, per capire quale fosse il vagone giusto, ho dovuto chiedere aiuto alle babushkas presenti, usando Yandex Translate (che consiglio, perché Google Translate non funzionava bene per il georgiano). Dopo qualche scambio divertente, sono riuscito a trovare il mio posto.
Il treno, nonostante fosse piuttosto vecchio, era puntualissimo e attraversava montagne, colline e villaggi, regalando paesaggi mozzafiato lungo il percorso. È stata una vera sorpresa: quattro ore di viaggio in totale relax, con la bellezza del panorama che rendeva ogni chilometro indimenticabile.
📸 Babushka che ricama all’uncinetto – Treno da Kutaisi a Tbilisi
Una volta arrivato a Tbilisi, verso le 17:35, ho deciso di raggiungere l’Atrium Boutique Hotel con una passeggiata di circa 40 minuti. È stato un ottimo modo per iniziare a prendere confidenza con la città e vedere qualche scorcio interessante. Questo era l’unico albergo del mio viaggio, scelto perché avevo bisogno di un check-in flessibile e di una colazione al mattino presto per il giorno successivo. La camera era molto carina, e per 29€ ho avuto una doppia privata davvero accogliente.
Dopo essermi sistemato, ho incontrato alcuni ragazzi conosciuti nei giorni precedenti e siamo andati a cena al ristorante Chveni, dove ho assaggiato piatti locali davvero deliziosi, tra cui ottime verdure preparate secondo le ricette tradizionali georgiane.
La serata si è conclusa con una passeggiata lungo Davit Aghmashenebeli Avenue e, una delle strade più vivaci di Tbilisi, famosa per i suoi locali, ristoranti e l’atmosfera allegra. Le luci della sera e l’energia della città mi hanno fatto subito innamorare della capitale.
Giorno 4 – Escursione a Kazbegi (Zhinvali, Ananuri, Gudauri):
Il quarto giorno è stato senza dubbio il più epico del viaggio, un mix perfetto di paesaggi mozzafiato, avventura e qualche risata. La giornata è iniziata presto: una colazione veloce in hotel e poi una camminata di mezz’ora per raggiungere la stazione metro Avlabari, dove si trova l’ufficio di Gamarjoba Tours. Qui, visto che la notte avrei poi dormito in un altro ostello, ho lasciato una borsa con vestiti che non mi servivano durante il tour, per poi riprenderli al ritorno (spoiler: questo sarà importante più tardi).
Alle 8:30, dopo aver incontrato la nostra guida e gli altri partecipanti, siamo partiti per un tour che mi avrebbe portato tra i luoghi più belli della Georgia lungo la Strada Militare Georgiana, un percorso leggendario che collega Tbilisi alla Russia attraversando le maestose montagne del Caucaso.
La Strada Militare Georgiana non è solo uno spettacolare percorso panoramico: è anche l’unica via che collega la Georgia alla Russia via terra. In tempi normali, è trafficata, ma con le sanzioni europee e la necessità di far transitare merci via terra, la situazione era particolarmente caotica.
Lungo i tornanti innevati si susseguivano file interminabili di camion diretti in Russia, molti dei quali fermi da giorni in attesa di avanzare. Questo creava un traffico surreale: un continuo superare camion contromano su curve strette e strade coperte di neve. Sorpassare su tornanti a strapiombo è stata un’esperienza che ha alternato momenti di risate con quelli in cui stringevo i denti.
La prima tappa è stata il bacino idrico di Zhinvali, un lago artificiale creato negli anni ’80 grazie a una diga costruita in epoca sovietica. Il bacino è famoso per le sue acque turchesi, che sembrano uscire direttamente da una cartolina. Circondato da colline e montagne, questo lago è una delle principali riserve d’acqua della Georgia ed è spettacolare in ogni stagione.
📌 Vista sul bacino di Zhinvali – Georgia
Poco dopo siamo arrivati alla Fortezza di Ananuri, un complesso medievale che domina il lago Zhinvali. Questa struttura era il quartier generale di una potente dinastia feudale e risale al XIII secolo. Le torri difensive e la chiesa ornata di incisioni sono perfette per scattare foto incredibili, ma anche per immergersi nella storia di questa regione.
In tarda mattinata, ci siamo dunque fermati a Pasanauri, un piccolo villaggio dove abbiamo mangiato per pranzo (il posto era abbastanza turistico, ma non era male).
📌 Fortezza di Ananuri – Georgia
La tappa successiva è stata a Gudauri, poco dopo la quale abbiamo visitato il Monumento dell’Amicizia tra i popoli georgiano e russo, costruito nel 1983 in occasione del bicentenario del trattato tra la Georgia e l’Impero Russo (se vi interessa la storia, qui potete scoprire di più).
Questo grande monumento, ornato da vivaci mosaici che raccontano scene storiche e culturali, si affaccia su una splendida vallata incorniciata dalle montagne del Caucaso. La vista da qui è indescrivibile: un panorama che ti lascia senza fiato, con montagne innevate che si stagliano contro il cielo azzurro.
C’era anche la possibilità di lanciarsi con il parapendio, ma purtroppo non c’era tempo per fermarsi e volare. Sicuramente qualcosa da aggiungere alla lista per una futura visita!
La tappa più emozionante è stata senza dubbio la visita a Kazbegi (Stepantsminda) e alla Chiesa della Trinità di Gergeti, situata a 2.170 metri sul livello del mare. Per raggiungere la chiesa, abbiamo preso dei fuoristrada 4×4 guidati con uno stile che definirei… vivace! Salire su per i tornanti innevati è stata un’avventura unica.
📌 Monte Kazbek (5047 m) – Georgia
La chiesa si trova in una posizione spettacolare, ai piedi del monte Kazbegi, una delle cime più alte della Georgia. Con il cielo terso, la vista sulla valle e sulle montagne circostanti è qualcosa che lascia senza parole. È un luogo che unisce spiritualità, natura e pura bellezza.
📌 Chiesa della Trinità di Gergeti (2170 m) – Georgia
Il viaggio di ritorno è stato altrettanto avventuroso: a causa del traffico dei camion, siamo rimasti bloccati per tre ore in un punto della strada. Alla fine, siamo arrivati a Tbilisi intorno alle 23:00, stanchi, ma felici!
Cercando di recuperare la mia borsa all’ufficio di Gamarjoba, ho scoperto che era chiuso! Fortunatamente avevo con me il caricatore del cellulare. Ho preso un Bolt e sono andato al Fabrika Hostel, un posto incredibile ricavato da una vecchia fabbrica sovietica, oggi trasformata in un ostello moderno e vivace. Tra spazi comuni pieni di arte e localini nelle vicinanze, è perfetto per socializzare e rilassarsi.
Dopo un rapido check-in e una cena al volo verso mezzanotte, sono crollato sul letto. Senza la mia borsa, ho dormito con i vestiti del giorno, ma ero così felice (e anche un po’ infreddolito) che non importava.
Giorno 5 – Alla scoperta di Tbilisi:
La quinta giornata a Tbilisi è iniziata con un ritmo più tranquillo. La prima missione del giorno era recuperare la mia borsa all’ufficio del tour operator del giorno precedente. Dopo una breve camminata mattutina, finalmente ho ripreso le mie cose e sono tornato all’ostello, dove mi sono cambiato e ho lasciato i bagagli.
Il Fabrika Hostel, una vecchia fabbrica sovietica riconvertita in un hub culturale e sociale, è uno dei posti più interessanti in cui ho soggiornato. Ha spazi comuni ampi e pieni di vita, murales colorati e un cortile interno con caffè, ristoranti e negozietti. È perfetto per rilassarsi, lavorare o socializzare. Se capiti a Tbilisi, non posso che consigliarlo (puoi prenotare direttamente qui)!
Mi sono preso la mattinata con calma, passando un paio d’ore nei loro spazi comuni, prima di pranzare in uno dei locali situati proprio all’interno del cortile del Fabrika.
📌 Hall del Fabrika Hostel – Tbilisi, Georgia
Dopo pranzo, ho iniziato a camminare senza una meta precisa, lasciandomi guidare un po’ dall’istinto.
La prima tappa è stata la maestosa Cattedrale della Santissima Trinità di Tbilisi, anche conosciuta come Sameba. Questa imponente chiesa è uno dei simboli moderni della città: costruita nei primi anni 2000, domina lo skyline con la sua struttura maestosa e la grande cupola dorata. È la principale cattedrale ortodossa del paese e, passeggiando nei suoi ampi giardini e osservando i dettagli architettonici, si respira una forte spiritualità.
Proseguendo, ho attraversato il famoso Ponte della Pace, una struttura moderna che collega le due sponde del fiume Mtkvari. Questo ponte di vetro e acciaio è uno degli esempi più evidenti del contrasto tra antico e moderno che caratterizza Tbilisi.
Da lì sono entrato nel cuore del centro storico di Tbilisi e di Old Tbilisi, dove il passato prende vita tra vicoli acciottolati, case dai balconi in legno e antiche chiese ortodosse. Camminare qui è come fare un viaggio nel tempo, con ogni angolo che racconta una storia diversa.
Attraversando il quartiere, sono arrivato fino a Shota Rustaveli Avenue, una delle arterie principali della città. Rustaveli è un mix di edifici storici, teatri, negozi e caffè moderni, ma nei giorni in cui sono stato lì era chiusa al traffico e piena di manifestanti per la situazione politica in Georgia in quel momento.
Per cena, mi sono fermato al Café Daphna, un ristorantino accogliente dove ho mangiato degli ottimi khinkali, i famosi ravioli georgiani. Finora li avevo sempre mangiati con la forchetta, ma il cameriere, molto simpatico, mi ha spiegato che si mangiano rigorosamente con le mani: si afferra la parte superiore, si morde il bordo per sorseggiare il brodo caldo all’interno e poi si finisce tutto. Un piccolo dettaglio che ha reso la cena ancora più autentica!
Dopo cena sono tornato all’ostello, dove ho incontrato per caso un volontario che avevo conosciuto a Kutaisi e alcuni suoi amici. Tra chiacchiere e risate, ci siamo presi una birra in uno dei locali sotto il Fabrika prima di unirci a un gruppo di sudamericani per esplorare alcuni bar del centro città.
Purtroppo molti locali erano chiusi a causa delle manifestazioni legate alle elezioni politiche che si stavano svolgendo in quei giorni, ma questo non ci ha impedito di divertirci. Abbiamo girato un paio di bar e la serata si è conclusa con belle chiacchiere e nuovi amici.
Giorno 6 – Tbilisi tra natura e città:
Il sesto giorno del mio viaggio è stato all’insegna di un po’ di riposo. Dopo una mattinata in ostello, sono uscito per visitare uno dei posti più affascinanti di Tbilisi: il Giardino Botanico Nazionale della Georgia.
Il Giardino Botanico di Tbilisi è un luogo davvero magico, un’oasi di pace immersa nel verde, a pochi passi dal centro storico della città. Con un ingresso che costa appena 4 GEL, è una meta imperdibile per chi vuole immergersi nella natura senza allontanarsi troppo dalla città.
Il giardino si estende per oltre 128 ettari ed è attraversato da un torrente, con sentieri che si snodano tra colline, ponti e cascate. Camminando tra le sue stradine, si può osservare una grande varietà di piante e alberi provenienti da tutto il mondo. Alcune aree sono dedicate a specie locali, altre invece mostrano una vegetazione esotica, creando un mix di colori e profumi davvero unico.
C’è anche una cascata bellissima, un angolo che sembra uscito da una cartolina. La tranquillità del luogo è perfetta per staccare dal caos della città e ricaricare le energie.
📌 Giardino botanico di Tbilisi
Dopo aver passato tutta la mattinata a esplorare il giardino botanico, mi sono diretto verso Shota Rustaveli Avenue, dove mi sono concesso un pranzo molto semplice ma che ricorderò con il sorriso. Ho comprato una sorta di baguette georgiana, calda e fragrante, e l’ho pagata appena 1 GEL! È incredibile come in Georgia si possano gustare cose buone spendendo così poco.
Il resto della giornata l’ho trascorso camminando per il centro di Tbilisi e i suoi quartieri. Ho vagato senza una meta precisa, perdendomi tra vicoli e strade che già conoscevo e scoprendone di nuove.
Ogni angolo della città racconta una storia diversa: dalle case tradizionali con i balconi in legno, ai murales moderni che spuntano qua e là, fino ai caffè nascosti dove la vita sembra scorrere più lenta.
Non avevo in programma nulla di particolare, ed è stata proprio questa libertà a rendere speciale la giornata. Ho avuto tempo per osservare la gente del posto, immergermi nell’atmosfera della città e apprezzare i dettagli che spesso sfuggono quando si è di fretta.
Giorno 7 – Treno per Batumi e scoperta della città:
L’ultimo giorno inizia presto con il checkout dall’ostello e il viaggio verso la mia nuova destinazione: Batumi, città moderna, ma dai forti contrasti, sul Mar Nero.
Alle 8 del mattino, dalla stazione centrale di Tbilisi, ho preso un treno diretto a Batumi. Questa stazione è decisamente più grande e “facile” rispetto a quella di Rioni a Kutaisi: un tabellone digitale, scritto sia in georgiano che in inglese, rende tutto più semplice per i viaggiatori.
Il treno stesso era molto moderno e comodo. Durante il viaggio di circa 5 ore e mezza, ho attraversato paesaggi stupendi che cambiavano man mano che ci si avvicinava alla costa.
Arrivato alla stazione di Batumi, c’erano due opzioni per raggiungere il centro:
- prendere un Bolt, economico e veloce;
- camminare per circa 4 km sul lungomare, un percorso piacevole nonostante alcuni lavori in corso.
Ho scelto di camminare, ed è stato un bel modo per avvicinarsi alla città. La passeggiata lungo la costa è stata di circa un’oretta e mi ha portato direttamente in centro verso le 14.
Dopo un veloce spuntino comprato da un forno locale, ho mangiato in riva al mare, godendomi il suono delle onde e l’aria salmastra.
Successivamente, ho lasciato il mio zaino in ostello. Ho soggiornato al Back2Me, un ostello carino e piuttosto pulito, anche se tra quelli visitati durante il viaggio è forse quello che mi ha colpito di meno. Comunque, era un buon punto di appoggio per esplorare Batumi.
Il pomeriggio l’ho poi trascorso esplorando un po’ a caso, come al mio solito, lasciandomi guidare dalla curiosità. Ho camminato attraverso le sue vie principali, alternando soste in piazze affascinanti e scorci sul mare.
Tra le varie cose ho visitato ad esempio Piazza Europa, al cui centro si erge la statua di Medea (un richiamo alla mitologia greca e alla leggenda degli Argonauti).
Un’altra tappa è stata Piazza del Teatro, dove si trova il Teatro di Batumi. L’edificio ha un fascino classico, con colonne e dettagli architettonici che ricordano i grandi teatri europei. Attorno, piccoli giardini ben curati rendono l’area piacevole per una pausa o una passeggiata.
Ovviamente, non potevo perdermi il lungomare di Batumi, una delle attrazioni principali della città. È un viale lunghissimo e perfettamente attrezzato: da una parte il mare, dall’altra spazi dedicati a camminatori o ciclisti.
Mentre camminavo, ho notato il contrasto tra il lato tradizionale di Batumi e i suoi moderni grattacieli. La città ha un’atmosfera vivace, quasi da metropoli sul mare, ma a volte dà l’impressione di essere un po’ artificiale, forse perché lo stile contemporaneo di alcuni edifici non si sposa completamente con il fascino autentico delle altre città della Georgia.
📌 Lungomare di Batumi
Giorno 8 – Rientro a Kutaisi:
La mattina a Batumi è iniziata con una passeggiata sul lungomare, dove ho potuto ammirare ancora una volta la particolarità della città. Mi sono soffermato sotto alcuni dei suoi grattacieli più iconici, che ospitano alberghi di lusso e casinò, osservando il contrasto tra l’architettura moderna e il paesaggio circostante. Una delle tappe più interessanti è stata la statua di Ali and Nino, una scultura in movimento che rappresenta l’amore e la separazione, ispirata alla famosa leggenda georgiana.
A metà mattinata, era tempo di lasciare Batumi e ho quindi preso un bus della compagnia GeorgianBus, che avevo prenotato il giorno prima. Il viaggio verso Kutaisi è durato circa due ore e il costo era di 25 GEL. Il bus era comodo e ben organizzato, un’opzione perfetta per spostarsi tra le due città.
Arrivato all’aeroporto di Kutaisi, ho atteso lo shuttle per raggiungere il centro città. Una volta lì, ho ripreso a esplorare la città, passeggiando lungo il fiume Rioni e apprezzando l’atmosfera tranquilla del luogo. Ritornare a Kutaisi mi ha dato una piacevole sensazione di familiarità, e sono tornato al Black Tomato Hostel, dove avevo già soggiornato e mi ero trovato benissimo.
Per la cena, ho voluto concedermi qualcosa di speciale e sono andato da Lilestan, un ristorante elegante e accogliente, perfetto per chi cerca un’esperienza gastronomica di alto livello. La cucina era davvero ottima, un mix di sapori locali e presentazioni curate. È stato il modo perfetto per concludere la giornata.
Dopo cena, ho fatto un’altra passeggiata lungo il fiume e per le vie di Kutaisi, godendomi la tranquillità della città.
Giorno 9 – Ultimo sguardo a Kutaisi:
L’ultima mattina in Georgia è iniziata con una colazione da Stretto, il caffè che avevo scoperto durante il mio soggiorno a Kutaisi. Qui ho gustato un ottimo espresso e un delizioso cornetto al cioccolato, perfetto per salutare la città con dolcezza.
Dopo colazione, mi sono concesso un ultimo giro per le vie di Kutaisi, questa volta dedicato alla ricerca di qualche souvenir.
Verso mezzogiorno, ho preso un Bolt per raggiungere l’aeroporto di Kutaisi. Avrei potuto aspettare lo shuttle, ma gli orari non combaciavano bene con la mia partenza, e non volevo rischiare di dovermi muovere troppo presto.
In aeroporto, alla fine, ho avuto un po’ di tempo per riflettere sull’esperienza appena vissuta: la Georgia mi ha regalato paesaggi mozzafiato, cultura affascinante e incontri indimenticabili; ogni città e luogo che ho visitato aveva la sua magia e le persone che ho conosciuto lungo il viaggio hanno reso tutto ancora più speciale.
Con il cuore pieno di ricordi e lo zaino un po’ più pesante, sono salito sull’aereo, lasciandomi alle spalle una terra che ha superato ogni aspettativa. È stato un viaggio bellissimo, un’avventura che consiglio a chiunque abbia voglia di scoprire un posto unico e sorprendente.
📸 Un saluto dalla Georgia! – Andrea
Grazie mille per aver letto fino a qui! Spero che abbia trovato qualche informazione utile o che ti sia incuriosito anche solo un pochino riguardo a quest’avventura!
Se vuoi scoprire altre informazioni utili per pianificare e organizzare un viaggio simile continua a leggere e cercherò di darti qualche dritta che a me è stata molto utile!
Trasporti in Georgia
📌 Tbilisi – foto di Georgy Nikanovich su Unsplash
Muoversi in Georgia è semplice e tendenzialmente anche molto economico. All’interno delle città, spostarsi a piedi è sicuramente l’opzione migliore, non solo per risparmiare, ma anche per apprezzare al meglio le strade, i quartieri e l’atmosfera unica di ogni luogo. Tuttavia, per distanze più lunghe o quando si ha poco tempo, Bolt è una soluzione eccellente: i costi sono bassissimi, i veicoli si trovano con grande facilità, e l’attesa è quasi sempre minima. Se si opta per un taxi privato, è fondamentale concordare chiaramente il prezzo in anticipo, ma il mio consiglio rimane di utilizzare Bolt, che garantisce trasparenza e, di solito, le tariffe più convenienti.
Per quanto riguarda i viaggi tra città, il mezzo più utilizzato dai locali sono le marshrutka, piccoli pulmini che collegano praticamente ogni angolo del paese. Anche se spesso possono risultare un po’ scomode, con autisti che a volte tendono a guidare in modo un po’ spericolato, sono una scelta economica e autentica. Se vuoi capire meglio come funzionano le marshrutka e come utilizzarle al meglio, ti consiglio questo articolo fantastico: Georgia Marshrutka Transport Guide su Wander-Lush.
Per chi preferisce maggiore comfort, ci sono i bus tradizionali, che collegano le principali destinazioni turistiche come Kutaisi, Tbilisi e Batumi, offrendo una soluzione più stabile e adatta a chi non ama le avventure su strada. Per cercare e prenotare i bus, due ottime opzioni sono GeorgianBus e CityBus Georgia, che offrono viaggi confortevoli e puntuali tra le principali città e attrazioni turistiche.
Un’altra opzione interessante sono i treni, perfetti per chi cerca un’esperienza tranquilla e panoramica. Anche se le linee sono spesso lente e alcuni convogli un po’ datati, viaggiare in treno permette di godersi i paesaggi della Georgia in modo rilassato e spendendo molto poco. Per prenotare i treni, consiglio il sito tkt.ge o TRE.ge, che sono piattaforme affidabili e intuitive.
Insomma, indipendentemente dal mezzo scelto, muoversi in Georgia è sempre parte del viaggio: un mix di avventura, autenticità e scoperta!
Ostelli e tour guidati
Gli ostelli in Georgia sono stati una vera sorpresa: moderni, puliti, accoglienti e sicuri. Con prezzi estremamente accessibili, sono perfetti per incontrare viaggiatori da tutto il mondo e anche per chi lavora in smart working, dato che molti ospiti lavorano direttamente dal computer nelle aree comuni. Ho trovato e prenotato i miei ostelli principalmente su Booking.com e Hostelworld, ma per questa volta Booking ha spesso avuto le tariffe migliori.
Lascio qui sotto un elenco devi vari ostelli dove ho alloggiato durante il mio viaggio:
- Kutaisi | Black Tomato Hostel
- Tbilisi | Fabrika Hostel
- Batumi | Back2Me
Per quanto riguarda i tour guidati, consiglio invece di consultare GetYourGuide, che offre un’ampia selezione di tour con prezzi competitivi, dettagli chiari e recensioni affidabili. Poi, se un tour specifico cattura la vostra attenzione, contattare direttamente il tour operator potrebbe portarvi a scoprire eventuali sconti o opzioni extra.
I due tour che ho scelto (soprattutto quello per Kazbegi) sono stati tra le esperienze più belle del viaggio. Per i costi contenuti e la qualità del servizio, i tour guidati in Georgia sono un investimento che vale assolutamente la pena fare!
Risorse utili
SIM Card locale:
Piuttosto che una eSIM che, per quanto comoda, in Georgia costa un po’ di più rispetto alle SIM tradizionali, ho scelto il pacchetto “All Unlimited” di Magticom, il principale operatore georgiano. Con soli 12 GEL (circa 4€) per 7 giorni, hai dati, chiamate e SMS illimitati. Il mio consiglio è però quello di acquista la SIM in città e non all’aeroporto, visto che in questo modo le tariffe sono tendenzialmente più convenienti. Nei negozi Magticom in cui sono andato, sia a Kutaisi, che a Batumi, il personale parla inglese senza problemi.
Soldi e Pagamenti:
In Georgia, quasi ovunque nelle città puoi pagare con carta, quindi non serve prelevare molto contante. Tuttavia, avere un po’ di Lari (GEL), ossia la valuta locale, in tasca è sempre utile. Per evitare commissioni sui tassi di cambio, ho usato Revolut (qui trovi più informazioni): la carta che uso sempre quando viaggio e che sinceramente ritengo super pratica e conveniente.
Siti web e blog:
Se cercate un blog dettagliato e chiaro, The Wander-Lush è secondo me imbattibile per la Georgia. La sua sezione dedicata (Georgia Travel Guide) è una miniera di informazioni utilissime, che mi hanno aiutato tantissimo nel pianificare il viaggio.
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